Lo scoglio più duro per il Guam nella prima fase dell’East Asian Chanmpionship era affrontare nell’ultimo match Macao, ben sapendo che la Mongolia avrebbe vinto con più dell’unico goal di scarto con cui la squadra di casa ha battuto le Isole Marianne Settentrionali. Come da pronostico, la Mongolia ha completamente dominato il match contro le Isole Marianne Settentrionali vincendo 4-1 grazie al goal del capitano Lumbengarav Donorov e alle reti dei suoi tre centrocampisti: Gerelt-OD Sukhbaatar, Tsendebal Norjmoo e il subentrato Mungunsuky Battsagan con un bel destro al 90’. Per le Isole, il goal della bandiera è stato segnato da Nicolas Benjamin Swaim, su rigore. Alle 16.00, tutti sull’isola sapevano che questo risultato pesante della Mongolia costringeva i padroni di casa del Guam a non perdere la partita contro il Macao. Di fronte al pienone dei 1.400 spettatori del campo principale del “Leo Palace Resort”, la partita inizia come peggio non poteva: Chan Kin Seng, ancora in goal dopo quello rifilato alle Isole Marianne Settentrionali, sblocca il punteggio al 10’ con un tiro preciso su cui Bret Simon Maluwelmeng non ha potuto niente. A questo punto il Guam si ammassa letteralmente nella metà campo ospite e arriva, dopo svariate occasioni sbagliate soprattutto dal capitano e centravanti Jin Suk Oh, al goal del pareggio con il tap-in di Joshua Andrew Borja, difensore goleador in rete anche nella partita con le Isole Marianne Settentrionali, dopo una respinta difettosa da parte del portiere del Macao Leong Chon Kit (portiere che nelle uniche due partite di qualificazione al Mondiale 2010 che ha giocato il Macao contro la Thailandia ha preso 13 goal totali, infilzato 5 volte solo da Sarayoot Chaikamdee, noto in patria come “Joe five yards”, soprannome che sottolinea la sua rapacità nell’area piccola. Fino ad oggi Chaikamdee ha giocato 35 partite in nazionale segnando 26 reti, tra cui le due fondamentali che hanno fatto accedere la Thailandia al terzo turno di qualificazione per il Mondiale, contro lo Yemen, a Sana’a nel pareggio per 1-1 e a Bangkok nella vittoria decisiva per 1-0. Per la Thailandia il terzo turno si è aperto con la sconfitta contro il Bahrein in casa per 3-2, ma Chaikamdee ha di nuovo realizzato un goal).
Il secondo tempo inizia con il Guam ancora distratto in attacco e troppo sbilanciato. In un contropiede ben orchestrato dall’attaccante Ho Man Hou, ancora Chan Kin Seng ha messo dentro da pochi passi. Dopo il goal, il copione del primo tempo si ripete senza troppi cambiamenti. Guam all’arrembaggio alla caccia del goal qualificazione e Macao schiacciato nella proprio area. Dopo diversi tentativi bloccati da Leong Chon Kit e soprattutto dalla coppia difensiva Ku Weng Nin e Lei Weng Chi, tutto sembrava perduto, quando al 91’ Jason Ryan Cunliffe, servito splendidamente da Scott Dominic Leon Guerrero, ha colpito di destro spedendo il pallone alla sinistra del portiere e facendo impazzire gli spettatori e i turisti del Resort, attratti giustamente da un match fra squadre nazionali che si giocava all’interno del proprio Hotel. Il 2-2 ha qualificato il Guam al turno successivo dove incontrerà a Taipei nell’agosto di quest’anno i padroni di casa, Honk Kong e la Corea del Nord. Forse ci sarà poco da fare ma il Guam ha già compiuto una grande impresa.
Commovente davvero…
Da quanto racconti, dopo l’1-1, questi “Guamici” sono stati fin troppo zemaniani…
p.s. Ovvio che ora le buscheranno di santa ragione…
Sì giocavano con cinque punte molto poco mobili e una tattica anni ’10 molto interessante. Però vedere queste partite è stupendo.