Liverpool e Tottenham: vittorie dell’antifragile

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Pensare dopo due giorni alle vittorie di Liverpool e Tottenham contro Barcellona e Ajax apre a discorsi che vanno oltre la dimensione puramente calcistica. La traccia che accomuna le due squadre e fa analizzare in combo le due vittorie è la situazione di assoluta difficoltà in cui le due squadre inglesi si trovavano.
Il Liverpool aveva perso 3-0 all’andata, con una prova di Messi che mostrava la difficoltà evidente nel limitarlo. Inoltre la squadra di Klopp giocava senza i due attaccanti principali, Salah e Firmino e con Robertson, forse l’uomo più in forma dei Reds, uscito per infortunio alla fine del primo tempo.
Il Tottenham dal canto suo non aveva il capitano e l’uomo migliore, Harry Kane, aveva perso la partita di andata in casa e a fine primo tempo ad Amsterdam era sotto 2-0.
In entrambi i casi il contesto era di completa debolezza e di assoluto disordine di fronte ad avversità e situazioni così difficili da affrontare. Eppure in situazioni del genere le due squadre, che sono ecosistemi viventi ovviamente, non parliamo di paia di scarpe, hanno saputo adattarsi alle avversità trovando delle nuove strade, capace di migliorarle e farle crescere, nei singoli individui, ma soprattutto nell’ecosistema collettivo. In ambito filosofico questo approccio di fronte alle grandi difficoltà viene definito con il concetto di antifragile, che viene dal libro del 2012 del filosofo libanese Nassim Nicholas Taleb.
Riuscire ad essere antifragile non vuol dire praticare la resilienza, secondo la quale si vive nella tempesta delle avversità per non crollare, ma per ritornare, a tempesta finita, come si era, resistendo senza opporre resistenza. Chi è antifragile esce dalla tempesta migliorato, con nuove soluzioni per il proprio ambito di lavoro o per la propria vita e con la consapevolezza non che la prossima tempesta sarà più conosciuta e quindi meglio affrontata, perché ogni tempesta e avversità è diversa dalle altre (conta molto di più la saggezza che la conoscenza, dice Taleb), ma con quella di essere migliorato e sfruttare il vantaggio competitivo nel proprio ambito in quel contesto e in quel momento. Per fare esempi legati ad una delle partite, esempi pratici che spesso fa anche Taleb nel libro, il Liverpool dopo martedì ha conosciuto meglio Origi, ha dato nuove responsabilità ad Alexander-Arnold e ha dato una dimensione ancora più ampia al gioco di Henderson. Queste innovazioni, venutesi a creare per rispondere al momento massimo di avversità, non sono retroattive, non possono più scomparire e sono nuovi aspetti su cui Klopp può continuare a puntare per il presente e il prossimo futuro.

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