Non so se avete mai ascoltato uno dei migliori (per me) programmi radiofonici italiani, Sei Gradi, che va in onda su Radio Rai 3 e che connette 7 canzoni o pezzi musicali utilizzando i link più vari, creando un percorso molto interessante. Si va ad esempio da Beethoven ai Beastie Boys, passando per la musica senegalese e Amália Rodrigues.
Mi è venuto in mente di fare un percorso tra i gol, seguendo l’esempio di Sei Gradi.
IMPORTANTE: mi piacerebbe se mi mandaste anche i vostri sei gradi calcistici, potrebbero nascere interconnessioni fantastiche.
Ecco il mio primo SEI GRADI CALCISTICO – Da Maiellaro a Platini
Pietro Maiellaro è uno di quei calciatori che più mi sono rimasti in mente dall’adolescenza. Giocava a sprazzi è vero, era totalmente inadatto al calcio che si stava affermando negli anni ’90 eppure riusciva a fare gentilezze di tocco che ancora oggi fanno bene agli occhi. Una di queste è il gol al Cagliari del 20 gennaio 1991 nella vittoria 4-1 del suo Bari.
Era un Bari champagne, ma anche Il Cagliari non scherzava. Quell’anno si salvò all’ultimo ma vedere giocare insieme Francescoli, Fonseca e Matteoli non è stato male. Allenatore di quel Cagliari era un tale che nell’ultimo anno è stato spesso nominato: Claudio Ranieri.
Da difensore Ranieri ha segnato pochissimi gol (solo 6) con il Catanzaro e questo del 26 aprile 1982 contro l’Avellino è da segnalare anche per l’assist di Massimo Mauro. Catanzaro e Avellino salirono in serie A nel 1977-78 insieme all’Ascoli. L’Avellino arrivò alla matematica promozione grazie alla vittoria contro la Sampdoria dell’11/6/1978.
Il gol della promozione è segnato da Mario Piga all’8’ del secondo tempo. In quella partita giocava insieme al fratello gemello Marco. Nella Samp battuta quel giorno Mario Piga scappò ud uno dei difensori ancora ricordati dai tifosi sampdoriani non solo per le tante partite agguerrite che ha giocato con i blucerchiati ma soprattutto per un gol alla Juventus segnato il 12/9/1982.
Segnare contro la Juve è sempre stato un’impresa, ma ad aggiungere mito a quel gol il fatto che la Juve giocava quella partita con cinque campioni del Mondo, a cui aggiungeva Bettega, Boniek e Platini.
Il lunedì su tutti i giornali le critiche non mancarono e l’indiziato numero uno era il 10 francese assolutamente abulico a Genova. Platini decise di rifarsi subito, nella partita successiva, giocata contro i campioni di Danimarca dell’Hvidovre.
Platini segnò il primo gol e mise lo zampino in altri due gol juventini. Alle critiche Le Roi ha sempre risposto sul campo.
DA MAIELLARO A PLATINI