La solitudine dei numeri 2

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Io ci credo, forse sarò l’unico ma credo che Neymar non abbia scelto il PSG per i soldi. I soldi sono un marchio, un’etichetta di valore, servono quasi esclusivamente a questo. Un milione in più o in meno non ti cambia gli orizzonti.
La vera scelta che muove un passaggio del genere, molto simile alla richiesta di Kyrie Irving in NBA, è davvero la voglia irrefrenabile di essere il numero 1. Essere il numero 2 è così frustrante quando sei accanto al numero 1 che tutto perde di senso, anche le vittorie forse ti danno una gioia molto parziale.
Un grande scrittore americano, Gregg Easterbrook, dice che se “torturi i numeri, confesseranno qualsiasi cosa”. Kyrie e Neymar hanno sviscerato in tutti i modi quel numero, il 2, e non sono ruisciti a fargli dire che andava tutto bene, che era fantastico allo stesso modo.
Solo l’1 ti dà quello che il 2 non riuscirà mai.

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