Italia-Svezia mi ha tirato fuori il dolore sportivo vero che non provavo da un po’.
Il dolore sportivo è ovvio (se non sei tifoso esclusivamente della nazionale di basket degli USA o di Connecticut nella NCAA del basket donne), necessario (io sono sicuro che i tifosi juventini vorrebbero perdere questo scudetto per poi rivincerlo con la cazzima il prossimo anno) e fortificante (se non ti fa effetto l’Italia fuori dal Mondiale, non ci parliamo nemmeno).
Detto questo, i miei dolori sportivi più grandi riguardano anche i primi ricordi in questo ambito. Il primo l’ho sentito alla fine della partita contro la Francia ai Mondiali del 1986. Il giorno di Italia-Germania Ovest 3-1 compivo 2 anni. Non ricordo nulla, ma qualcosa deve essermi rimasto di tutta la gioia che c’era stata. Per questo a fine partita iniziai a piangere come un disperato, tanto che mia madre dovette farmi la camomilla bollente, quando fuori c’erano ancora 28 gradi.
Il secondo invece è datato 1 maggio 1988 e fa riferimento alla sconfitta del Napoli contro il Milan di Sacchi, partita che diede lo scudetto ai rossoneri e negò il secondo scudetto consecutivo a Maradona & C.
Di questa partita un mio amico ha detto che è stato il momento esatto in cui ha iniziato a bere.
Qual è stato il tuo dolore sportivo più grande?