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Al di là di quanto sia giusto esaltarsi per la rovesciata di Ronaldo, il fatto che sia diventata subito un’icona elimina una verità parziale (non arriverei a dire una fake new) di cui è stato da sempre ammantato Ronaldo, ovvero che la sua caratteristica peculiare, quello che chiamo il suo hit-brand, ovvero quel colpo che lo rende riconoscibile e vendibile a partire dai videogiochi è la sua classica punizione con partenza “monumentale”.
Come tanti siti hanno riportato in questi anni la percentuale di tiri di punizione tentati da Ronaldo rispetto ai gol realizzati è molto bassa, ci sono stati lunghi periodi di no-gol e soprattutto con il Portogallo, durante le fasi finali delle competizioni per nazionali dove il peso del gesto è spropositato e quindi molto più facilmente iconizzabile (Maradona con tutto quello che ha fatto è ancora quello della manina all’Inghilterra), Ronaldo ha tirato 36 punizioni senza segnare mai (13 sulla barriera, 12 fuori, 10 parate e un solo palo).
Questi dati possono essere letti, secondo me senza approssimazione, come una verità abbastanza certa, ovvero che Ronaldo su punizione non sia quel cecchino incredibile che la costruzione mediale della sua posa marmorea ci ha raccontato per anni.
Spero che la rovesciata di pura potenza e quel suono del pallone diventino il nuovo hit-brand di Cristiano Ronaldo, da spargere sulle copertine dei videogiochi di mezzo mondo. Anche se è “solo” una rovesciata, almeno tutto acquisisce una dimensione più veritiera.