Sarri, Marcos Alonso e il falso tres

Versione ottimizzata per lettura su Smartphone (AMP).

Sarri riesce sempre in una cosa che pochi altri allenatori hanno. E tornando al discorso di Sarri e Guardiola, con le loro influenze e voglia di emularsi e superarsi, questo vi rientra perfettamente. È capace di comprendere le qualità dei suoi calciatori e di adattare il suo gioco, che ha allo stesso tempo dei dettami didattici molto chiari e standardizzati, a queste nuove qualità con cui deve lavorare.
Per fare un esempio semplice, quando era all’Empoli capì che Saponara da mezzala centrale sarebbe stato importante e costruì la sua squadra con quel perno centrale necessario. Lo ripropose per due partite al Napoli, ma Insigne e Hamsik avevano tutt’altre caratteristiche da esaltare, per questo virò verso il 4-3-3. Oggi al Chelsea uno degli esperimenti più interessanti che sta portando avanti riguarda Marcos Alonso.
Di laterali difensivi che entrano nel campo ne abbiamo già alcuni di notevole spessore. Basti citare il Marcelo di Zidane o anche Kimmich, cresciuto con queste caratteristiche da Guardiola. Ma con Marcos Alonso, Sarri sta estremizzando il concetto e creando un nuovo standard.
Se ci si sofferma sul secondo gol che il Chelsea ha segnato al Bournemouth e sempre al secondo gol segnato al Cardiff, questa nuova idea di laterale-mezzala è evidente.
In tutti e due i casi Marcos Alonso è in posizione di mezzala, raggiunta partendo dalla sua posizione, liberando quello spazio, che classicamente è del laterale, per la punta esterna, che riesce a prenderlo in velocità. Quando Marcos Alonso poi dalla sua posizione centrale allarga il gioco in fascia, la punta esterna è fin da subito molto pericolosa, e può o puntare alla porta come per il gol di Hazard al Bornemouth o servire al centro come ha fatto Pedro per il gol di Hazard contro il Cardiff.
In questo utilizzo del laterale di difesa, vedo dei principi ripresi dal cosiddetto falso nueve, concetto che poi viene da lontano, almeno da Hidegkuti, se non prima, ma che Guardiola ha estremizzato e cesellato con Messi al Barcellona. Come per il falso nuove, il falso tres ha una posizione in campo che nella fase di costruzione di manovra deve presidiare, ma nel momento dell’accelerazione della manovra stessa e della rifinitura dell’azione per puntare alla porta avversaria, deve abbandonare, entrando nel cuore del gioco, e lasciando lo spazio libero per un inserimento in velocità. In questo modo Marcos Alonso con i suoi piedi da centrocampista diventa fondamentale per la rifinitura dell’azione, ma ancora più importante diventa lo spostamento che fa, nel quale manda in confusione il laterale avversario, che non sa se seguirlo o restare in posizione. Quella che Sarri sta esaltando grazie ai piedi e all’intelligenza di Marcos Alonso è una situazione di gioco sicuramente contemporanea (attenzione però, i terzini dell’Italia fanno ancora i cross a parabola senza nemmeno arrivare sul fondo), ma la sta già spingendo verso il futuro.
L’idea del “centravanti è lo spazio”, come disse lui stesso quando gli chiedevano come avrebbe fatto con Higuain alla Juve e Milik infortunato, la sta riproponendo in un’altra parte del campo, con effetti ancora una volta devastanti per gli avversari.

Questo il gol di Hazard contro il Bournemouth

https://www.youtube.com/watch?v=DCpZ-odoKrQ
Questo il gol di Hazard contro il Cardiff

https://www.youtube.com/watch?v=4TK3zGZRR_E

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *