Letteratura Sportiva

Il miraggio del siamo alla pari

Italia Spagna Confederation Cup Brasile 2013

Italia Spagna Confederation Cup Brasile 2013

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Ieri erano tutti esaltati per lo 0-0 contro la Spagna. Pensavo una mattinata più riflessiva e invece l’orgoglio era passato sui giornali e i siti italiani. Allora mi sono fermato un attimo per capire se c’era qualcosa che non andava. Contro la Spagna squadra campione del Mondo e d’Europa  abbiamo perso una partita ai rigori. Ci può stare. Abbiamo giocato tatticamente molto bene per 60 minuti. In quell’ora gli spagnoli hanno sfiorato il gol in una sola occasione con Torres che ha saltato in modo incantevole Barzagli, mezzo infortunato. Tutto promette bene, brava Italia.
Abbiamo giocato senza Balotelli, il nostro calciatore migliore, dal secondo tempo con De Rossi in difesa e senza ricambi per Gilardino che si è speso fino alla fine. Eroica Italia come succede solo a noi (non si capisce perché tante nostre partite sono così accidentate da diventare oggettivamente storie da narrare).
Ma ripensandoci un attimo… la Spagna era praticamente immobile sul campo. Iniesta ha filosofeggiato senza scattare mai, Torres ha sfiorato il gol mentre sembrava trascinare un macigno, due soli giocatori erano atleticamente pronti, Piqué e Sergio Ramos, i quali hanno ripetutamente sfiorato il gol. Negli ultimi 30 minuti e per tutti i tempi supplementari siamo stati assaltati da una Spagna senza capo né coda che dava palla ai nuovi entrati capaci di sbagliare almeno 5-6 palle gol facili. Siamo stati pericolosi con alcuni uomini ma mai “collettivamente”. Mi spiego: avevamo un punto di forza, il duo Maggio-Candreva contro il fisso Iniesta e lo svagato Jordi Alba. Su quella fascia abbiamo creato tutti i pericoli, per il resto non abbiamo mai costruito azioni pericolose su altri lati del campo. Il centravanti non faceva paura alla coppia centrale, nessun incursore è riuscito a farsi vedere e non abbiamo mai tirato un tiro da fuori area fronte porta, segno che la squadra non accompagnava l’azione ma si teneva sulle sue posizioni d’attesa.
Tecnicamente abbiamo giocato molto male. Abbiamo sbagliato gol facili, passaggi di cinque metri spesso finivano agli spagnoli, i cross andavano per i fatti loro, troppi giocatori fanno legna ma sono tecnicamente mediocri. In questo calcio non vincerai mai partite come quella di ieri.
Tirando una linea stempererei un po’ gli entusiasmi, cercando per il Mondiale almeno un terzino tecnico, una mezzala con il tiro e 4 rincalzi che cambiano una squadra come Jesus Navas e Mata. Fatto questo possiamo dire “siamo alla pari con loro”.
 P.S. Nessuno dei 23 della Spagna avrebbe mai sbagliato il rigore.

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