L’Italia s’è desta in alcuni sport vivacchia e moribonda ma non nel ciclismo su pista, da anni ormai nascosto, ma con un futuro enorme se le attese si avverano. Una delle attese più grandi è per Valentina Scandolara, intervistata dopo un anno di grandi fatiche e vittorie:
Valentina, la vittoria nella corsa a punti agli Europei Under 23 di Anadia segue le affermazioni negli Europei Juniores 2007 e 2008. Come hai costruito nel tempo queste affermazioni?
Diciamo che c’è molta differenza tra i successi “giovanili” e quello di Anadia, come gli altri di quest’anno. Nelle juniores tante volte bastava il talento insieme ad un buon periodo di allenamento per ottenere risultati. Ora invece l’allenamento, la costanza e la vita da atleta diventano cose assolutamente fondamentali, perché ci sono moltissime atlete di alto livello, e non è per nulla semplice competere.
Ad Anadia hai gareggiato anche nell’Omnium. Che gara è stata?
Per me l’Omnium è stata una sorpresa. Alla vigilia della partenza non sapevamo chi l’avrebbe corso, io fra l’altro non l’avevo preparato per nulla. È una gara che somma i punteggi di 6 discipline e mentre nelle 3 di gruppo una stradista può districarsi bene, nelle 3 a tempo la preparazione è fondamentale. È arrivato un quinto posto che poteva essere un terzo. Ho fatto degli errori nelle prove di gruppo ma sono comunque molto soddisfatta. Ad oggi ti dico che mi piacerebbe preparare meglio questa disciplina.
La corsa a punti è forse la specialità più completa del ciclismo su pista. Ti senti come una delle punte più importanti del nostro futuro in questa specialità?
La corsa a punti è la gara che più si avvicina alla strada, quindi mi sento abbastanza portata. In questo momento non credo di essere al livello di Giorgia Bronzini, ma sto lavorando e continuerò a farlo per cercare di migliorare sempre di più.
La tua vittoria insieme agli altri 7 ori di Anadia possono confermare che il ciclismo su pista italiano in futuro può competere con quello britannico, australiano e dei paesi dell’Est Europa?
Credo che l’Italia sia una delle nazioni più forti nelle corse di gruppo, almeno a livello giovanile. Per le specialità a tempo battere Australia, Inghilterra e Francia è davvero impresa ardua. Ma il ct Salvoldi sta lavorando in questa direzione e sono giunti i primi frutti con il terzetto donne juniores. L’Italia deve sperare in questo progetto e aspettare i risultati futuri.
In squadra sembra esserci una bella armonia. Quali sono i vostri riti scaramantici, raccontaci qualche aneddoto?
Alla Gauss ho trovato delle compagne fantastiche, una DS preparata, umana e che crede in me, insomma un ambiente perfetto, che mi ha permesso di lavorare con tranquillità e fiducia per raggiungere i miei/nostri obiettivi. Un aneddoto? Quando stavo cercando un’altra squadra, alla fine della stagione 2010, la gente mi diceva, riferendosi alla mia attuale DS della Gauss, Luisiana Pegoraro: Se vai da lei, o smetti di correre, o diventi un corridore vero!
Il prossimo anno c’è Londra 2012 e noi arriviamo con una squadra Senior di medio lignaggio e tanti giovani scalpitanti. Pensi di partecipare alla grande festa? È il sogno di ogni atleta quello di partecipare alle Olimpiadi. Darò sicuramente il meglio di me per meritarmi la convocazione, ma ritengo doveroso dire che ora come ora non mi ritengo all’altezza di tale ruolo, penso che lo meritino molto di più altre azzurre più esperte e forti di me.
E se vieni convocata a cosa punterai?
Punterei a dare il meglio di me, per contribuire a portare una medaglia in Italia!!!!!!
Vorrei che fosse correto un – abbastanza antipatico – errore di trascrizione nell’intervista pubblicata… Le mie parole sono state “NON sono al livello di Giorgia Bronzini ma sto lavorando e continuerò a farlo per provare a migliorarmi sempre di più”. Ho visto solo oggi l’intervista e vorrei fosse corretto subito, eventualmente anche in altre pagine, se l’intervista è stata condivisa con altri siti. Grazie.
Valentina Scandolara
Refuso corretto, deve esserci stato un problema nel passaggio dal documento al cms. Scusami e in bocca al lupo per tutto.
Grazie.
JVAN SICA