A volte ritornano, uomini e schemi, così nel bel mezzo di una Confederations Cup che si dimostra più bella delle critiche di chi si eccita solo per il calciomercato (una delle cose più noiose che ci sono). Con il numero 6, nella posizione di libero staccato, nella partita Brasile-Egitto ha giocato Hany Said, che tutti dovrebbero ricordare al Bari, al Messina (promosso in serie A) e di passaggio alla Fiorentina. Stazza e gioco alla Picchi (con doverosissime proporzioni), il nostro uomo aveva esordito nell’Al-Ahly, distinguendosi per rapidità negli interventi da ultimo uomo. Questa sua caratteristica non poteva non piacere all’ultimo mister nostalgico del libero della serie A, Eugenio Fascetti, che lo vuole a Bari. Dopo l’Italia ha visto un po’ di cose strane al Mons e ha deciso di tornare in Egitto all’Ismaily (stupenda la divisa gialla con calzoncini azzurri e calzettoni bianchi), in quegli anni squadra di punta in Egitto con il campionato vinto nel 2002 e la finale di Champions League africana persa contro i nigeriani dell’Enyimba FC. Escluso dalla Coppa d’Africa vinta nel 2006 dopo la faccenda doping del 2002, il ct “El Mealem” Shehata l’ha convocato per quella del 2008, dove ha dimostrato di tenere a bada con la sua fermezza i cavalli pazzi della difesa egiziana. Dopo la vittoria si è scatenata un’asta intorno al nome di Said tra l’Al-Ahly e l’El Zamalek, dove gioca attualmente Hani.