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A colpirci favorevolmente è la collana “Attese”, che “accoglie romanzi che hanno lo sport come detonatore della storia, lo sport nella sua dimensione più ideale”. Il primo libro di questa collana sarà “Litania di un arbitro” che racconta la filosofia di Uwe Fertig, un importante arbitro di calcio che, dopo la sentenza del processo in cui è coinvolto, si lancia in un passionale e focoso monologo d’invettiva contro il mondo degli arbitri, della medicina, dei tifosi, con incursioni nei suoi ricordi di un’infanzia trascorsa a Berlino Est. E se la prende anche con il pelato arbitro italiano che è famoso perché somiglia al tizio dell’Urlo di Munch.
La letteratura sportiva ha una nuova voce. La marea monta.