L’orgoglio del salumiere di Cava de’ Tirreni

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Io lavoro a Cava de’ Tirreni (beh, lavoro è una parola forte. Ho un contratto a progetto, quindi mi sa che stanno progettando di mandarmi affanculo finiti i tre mesi, nonostante gli ottimi risultati raggiunti. Ma questa è l’Italia di oggi) e ogni mattina passo davanti una salumeria nella cui vetrina in bella mostra, tra i salami e il Mastrolindo, c’è una maglietta bianca della Cavese di parecchi anni fa.

Sotto la maglietta il salumiere ha appeso un piccolo cartellino che recita: “Maglietta della partita Milan-Cavese, 7/11/1982”.

Brera all’inizio del campionato 1982/83 scrisse: “Quest’anno vedremo scorazzare sul verde di San Siro la Cavese, con i calciatori che non crederanno di essere arrivati a tanto”.

Non solo scorazzarono, ma Tivelli e Di Michele scrissero una nota di storia che nessuno dimentica e che è degna di rimanere per sempre nel cuore di un salumiere tifoso.

La qualità video non è granché.

E due anni prima, il 7 dicembre 1980, c’era stata pure Taranto-Milan 3-0, con Bortolo Mutti imbronciato come sempre che esulta per il primo goal, Cassano che fa un goal straordinario, scioccando in finte e passi cadenzati in diagonale Franco Baresi, e poi ancora Mutti che scaraventa in rete una corta respinta dopo il tiro del barbuto Enrico Cannata.

7 risposte a “L’orgoglio del salumiere di Cava de’ Tirreni”

  1. Una pagina di storia. Per amanti del calcio allo stato puro. La Più Titolata Del Mondo del ventunesimo secolo in un filmino amatoriale dei tempi del liceo, sorpresa nel bel mezzo di una gang-bang con due ragazzotti di Cava de’ Tirreni.
    Semplicemente “cult”

  2. E’ dura da mandare giù, ma è tutto vero. Quel giorno l’avvocato Prisco ha visto realizzarsi uno dei suoi sogni e sono convinto che raramente sia stato così felice per una vittoria della sua Inter.

  3. @veleno 61: questo è “cult” allo stato puro, hai proprio ragione.

    @andrea: documento storico che qualcuno vorrebbe offuscare 8scherza, i milanisti sono più comprensivi degli altri).

    @kalz: Prisco sapeva che vincere è un attimo ma veder perdere dura di più.

    @gavo: grazie gavo. Di tutto.

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