Per marchiare un goal con il proprio nome e mandare il brevetto nella storia c’è bisogno di tre elementi coincidenti: 1) La rete deve essere segnata con un movimento o un colpo al pallone particolare. 2) Il goal deve essere realizzato in un’occasione speciale in quanto anche se una rete simile è stata segnata in passato non è rimasta nell’immaginario collettivo. 3) L’azione con goal deve essere ripetuta più volte (meglio se nell’arco di poche partite).
Tutte e tre queste caratteristiche ha ormai il goal che Messi ha realizzato contro il Lione nei ritorni degli ottavi di Champions League. Molto spesso Messsi mette in moto questo tipo di azione e altrettanto spesso la palla va a finire in porta. Gli arriva la palla quando è sulla fascia destra del proprio attacco. La stoppa e parte in velocità puntando il primo ostacolo. Fattolo fuori con un dribbling verso l’interno, aspetta che il secondo si avvicini per saltarlo in velocità d’esterno. In questo modo si trova allo spigolo dell’area ed Henry o Eto’o gli fanno lo spazio per accelerare bloccando il centrale che non riesce ad uscire per chiudere in tempo. A questo punto Messi scarica la palla sulla punta che ha preso spazio il quale gliela ritocca mentre l’argentino posiziona il corpo per il tocco. Tocco che avviene d’interno sinistro sul secondo palo dove il portiere avversario, anche allungandosi, non arriva. Questo colpo è stato più e più volte realizzato da Messi e anche se non è stato ancora segnato in una finale importante, la bellezza del goal al Lione non può passare inosservata. Mi sembra che un tribunale per la titolarità di una giocata abbia prove a sufficienza per affermare che è nato il goal alla Messi.
Brevi nazionali
Il Messico ha battuto la Bolivia in un amichevole per 5-1 con doppietta di Matias Vuoso, naturalizzato argentino nato calcisticamente nell’Indipendiente e visto anche al Manchester City. I due goal segnati alla Bolivia sono tipici del suo repertorio: precisione nel tiro e grande capacità di difesa della palla. Gli altri tre goal sono stati firmati da Castillo su punizione, Santana su rigore e Cardenas. Molto bello è stato il goal boliviano messo a segno da Torrico per la Bolivia (a proposito ma questo Torrico è in un certo modo imparentato con Marcelo, portiere nella rosa di Azkargorta a U.S.A. ’94 e bandiera nei The Strongets? Chi sa, parli.)
Nella seconda giornata del girone di qualificazione per l’East Asian Championhip, il Guam ci ha preso gusto battendo anche le Isole Marianne Settentrionali grazie ai goal di Joshua Andrew Borja e Ian Mariano, mentre le Marianne ha segnato Peter Benjamin Loken.
Nell’altra partita pronto riscatto della Mongolia che ha vinto 2-1 contro Macao. Di Tsedenbal Norjmoo e Lumbengarav Donorov i goal mongoli (Donorov ha segnato anche il goal della bandiera nella sconfitta per 5-1 contro la Corea del Nord a Pyongyang nella sfida di qualificazione per il Mondiale in Sudafrica), mentre per Macao è andato in goal Ho Man Hou.