Letteratura e ciclismo in festa per i 100 anni del Giro d’Italia

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“…l’epica non abbandona la rosea, e ne è nuovo conclamato interprete il direttore Emilio Colombo. Di lui Indro Montanelli dirà che, se non è stato lui a inventare il Giro, “non c’è dubbio che fu Colombo ad appassionarcene tutta l’Italia tramutandolo in una specie di Chanson de Geste come Omero fece con le avventure di Ulisse”. Colombo diviene direttore il 17 gennaio 1922, dopo un anno gli viene affiancato un comitato di direzione, dal ‘24 al ‘36 è di nuovo da solo al timone della Gazzetta. Milanese, ex arbitro di calcio, era diventato redattore al debutto del Giro. Ne diviene, dopo l’uscita di scena di Costamagna, uno dei principali cantori. “Che fosse una penna d’alta classe, non direi”, chiosava Montanelli. E tradizione vuole che le sue cinque colonne di reportage dal Giro fossero il frutto di sapienti “smarrimenti” delle cartelle inviate in tipografia, al ritmo di una sì, una no.

Aneddoti come quello sopra riportato (da “Un secolo di passioni. Giro d’Italia 1909-2009 a cura di Pier Bergonzi ed Elio Trifari. Rizzoli Editore), curiosità e vicende umane di ogni tipo contrappuntano la storia del Giro d’Italia, che quest’anno ha felicemente compiuto 100 anni. Sono altrettanti presupposti del convegno, aperto al pubblico e gratuito, dal titolo dal titolo “Il Giro d’Italia tra letteratura e giornalismo” in programma domani a Bologna, presso la Biblioteca dell’Archiginnasio, Sala dello Stabat Mater, piazza Galvani 1 (inizio alle 9.30).

La giornata di studi, promossa dal Comitato Nazionale per i 100 anni del Giro d’Italia, dalla Fondazione Corriere della Sera, dalla Gazzetta dello Sport e dalla Scuola di Giornalismo Ilaria Alpi dell’Università di Bologna, si concentra sulla narrazione del Giro interpretato da sapienti cantori, vuoi scrittori vuoi giornalisti.

Il convegno, curato dal professor Angelo Varni, vedrà gli interventi di Ezio Raimondi, Andrea Battistini, Aldo Grasso, Alberto Malfitano, Claudio Gregori, Alberto Preti, Mario Proli, nonché due tavole rotonde, una al mattino dedicata a La voce dei giornali (vi partecipano Claudio Santini, Giuseppe Savini, Mirko d’Adamo e Francesca Canale Cana), la seconda pomeridiana riservata a Le parole della corsa: tra finzione e realtà, cui partecipano Alfredo Martini, Gianni Mura e Paolo Tomaselli.

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