I tagli di Zeman

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Zeman sì, Zeman no, Zeman forse.

Zeman è vecchio, Zeman è nuovo, Zeman è sempreverde.
Zeman è antipatico, Zeman è simpatico, Zeman è un medioman.

Tutti giudicano Zeman, pochi ne parlano. Tra le poche cose da dire di e sul gioco di Zeman, una cosa fra le altre è da evidenziare: nessuno al mondo (dico nessuno, neanche il Barca, guarda un po’ che ti dico) costruisce i tagli d’attacco come fanno le squadre del boemo. È un sistema che la Roma, come anche il Pescara l’anno scorso, ha imparato in pochi mesi e difficilmente gli altri allenatori riescono a insegnare in modo così profondo dei movimenti di gioco così complessi in così poco tempo (troppi così sono meritati).

I quattro uomini di fascia d’attacco visti ieri sera contro la Fiorentina (e non erano titolarissimi) sono stati eccezionali e ho visto alcune giocate in verticale Pjanic-Florenzi veramente ottime. Anche Bradley ha spaccato un paio di volte la difesa creando grandi problemi. Zeman è andato a Roma non per rivincita o amore ma perchè, per il suo gioco, coppie di giocatori di fascia come Totti-Florenzi e Pjanic-Lamela sono il massimo. La Roma è ancora al 30%.

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