Dopo che nella prima edizione del 1896 equitazione, cricket e calcio (di cui si parla come sport olimpici nel “Bulletin du Comité International des Jeux Olimpiques” da cui prendono vita le Olimpiadi moderne) vengono esclusi per difficoltà di trasporto dei cavalli e per mancanza di concorrenti, a Parigi nel 1900 il calcio appare alle Olimpiadi sebbene come sport dimostrativo e quindi non computato nel medagliere ufficiale dei Giochi. L’idea iniziale che nel CIO serpeggiava da anni era trascinare a piccoli passi il calcio nel novero degli sport olimpici senza turbare la spocchia di parecchi nobili signorotti dello sport mondiale che vedevano il football come uno sport troppo violento e poco accademico. Per raffreddare gli animi sensibili soprattutto dei delegati mitteleuropei, si decise di far disputare alla Francia quattro partite “di vetrina” contro la Svizzera (16 settembre), il Belgio (23 settembre), la Germania (30 settembre) e l’Inghilterra (7 ottobre). Germania e Svizzera declinarono quasi subito l’invito per problemi di spostamento degli atleti, ancora tutti chiaramente dilettanti e con una lavoro che non volevano assolutamente gettare alle ortiche per una manifestazione collaterale all’Esposizione Universale. Di fonte alle ambasce del CIO, fu direttamente il comitato francese a cambiare la formula: il calcio restava sport d’esibizione, ma invece di far giocare squadre nazionali, si decise di invitare squadre di club su proposta delle Federazioni francese, inglese e belga. In questo modo si pensò bene che, se le squadre francese e belga avrebbero partecipato perché non c’era in ballo un torneo a più giorni ma una sola gara che non creava problemi di lavoro e spostamento per i loro calciatori, la squadra della Gran Bretagna avrebbe comunque risposto alla chiamata perché nell’Isola il calcio era già sport di massa e i footballers dei quasi professionisti che giocavano con continuità le loro partite (nel 1899-1900 l’Aston Villa vince la First Division con due punti di vantaggio sullo Sheffield United dopo 34 partite di campionato. Il grande protagonista è Billy Garraty, Golden Boot con 27 reti).
Le squadre di club invitate furono Club Français, Upton Park Football Club e Racing Club de Bruxelles. L’Upton Park Football Club, con la divisa sociale a righine sottilissime rosso e nere orizzontali, fondato nel 1866 era una squadra già storica, essendo una delle quindici squadre che parteciparono alla prima FA Cup tra il 1871 e il 1872. Per questioni economiche la squadra si era sciolta nel 1884, ma nel 1891 ricomparve e arrivò alle Olimpiadi di Parigi come squadra di vertice della Southern Alliance, una lega tra le squadre di Football del sud est dell’Inghilterra. Il Club Français era stato fondato il 13 settembre 1892 con il decreto prefettizio che ne sanciva l’esistenza, ma l’attività sportiva degli studenti universitari del “College Chaptal” e del “Lycée Janson-de-Sailly che lo componevano era iniziata già nel 1890. Nel 1896 la squadra, formata da tutti calciatori francesi, riuscì a battere la squadra angloamericana dei White Rovers e a vincere il campionato. L’anno precedente l’Olimpiade, il Club Français rifiutò di giocare la finale nazionale del campionato contro il Le Havre, sostenendo che nel regolamento il trofeo offerto da Gordon Bennett doveva premiare soltanto una squadra parigina, per cui la sfida contro il Le Havre non aveva ragione di essere disputata. Chiaramente la Federazione premiò il Le Havre come squadra campione di Francia. Il Racing Club de Bruxelles è stato fondato a Koekelberg nel 1890, in partenza club di atletica da cui deriva il suo nome Racing. L’anno successivo, l’Union belge de football dà il via al primo campionato (vinto dall’FC Liegi) a cui il Racing partecipa e che dominerà poi nel 1897.