"Ogni maledetta domenica" di AA.VV (Minimum Fax, a cura di Alessandro Leogrande)

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Ogni maledetta domenica (Minimum Fax, 2010), saggio collettaneo a cura di Alessandro Leogrande, è nelle stesse parole del curatore il tentativo di calarsi negli spazi liberi di un calcio sempre più ottuso, perché ripiegato su se stesso e sul bisogno di tirare fuori il grano da un qualcosa che nessuno ha ben capito. Il libro si apre con “Un pomeriggio allo Zini”, di Andrea Cisi, magistrale spaccato del quotidiano vivere curvaiolo, dove la squadra è un meme di appartenenza e un metodo di sopravvivenza, per proseguire con “Il cercatore d’oro” di Stefano Sacchi, un viaggio in diagonale tra la migliore gioventù, persa ma non vinta dal calcio del prendi e scappa. “La visita guidata” di Francesco Pacifico nella storia di Mario Balotelli non è una semplice esposizione dei fatti, ma un ricamo di vicende che fa emergere un carattere e un “ambiente”, dove si è quello che non vediamo. Sulla stessa falsariga il pezzo di Tommaso Giagni, “Gabriele Uno di noi”, faccenda che è diventata politica scema, senza che nessuno abbia compreso l’arretratezza sociale che c’è dietro, come politica, in pieno gusto sovietico-americano, è la storia di Berlusconi e il Milan, raccontata da Luca Mastrantonio capace di riportare il codice-mondo del calcio nella gestione del potere, un colpo di genio che lo rende statista.
Isola in mezzo a pezzi di narrazione cronachistica “Quei binari davanti alla scuola”, dove Osvaldo Capraro tiene insieme una faccenda di schifosa stupidità ultra e il suo amore innocuo per il pallone, come se i due estremi più puri, da una parte l’idiozia del coglione massimo e la delicatezza di una passione di grazia sono ormai in un universo in cui insieme stanno stretti. Infine “Da quando Baggio non gioca più” di Carlo Carabba e “La geografia di Bora Milutinovic” di Vittorio Giacopini, la storia di un calcio che sta per diventare completamente altro rispetto alla passione popolare, come in America le aziende di gelato in barattolo hanno reso lo sport, e la storia di un diverso del calcio, appresso al soldo, certo, perché non si tiene la barca per stima, ma anche uno sperimentatore di laboratori calcistici in giro per il mondo.

2 risposte a “"Ogni maledetta domenica" di AA.VV (Minimum Fax, a cura di Alessandro Leogrande)”

  1. Ho sfogliato il libro qualche giorno fa in libreria, lo stavo per comprare ma poi, soprattutto per l’odio acritico che nutro nei confronti della snobissima cricca di minimum fax, ho lasciato perdere. Ho fatto male? E’ invece una lettura interessante? Lo consigli insomma?
    Saluti.

  2. Ciao,

    guarda è davver un buon libro, parla di cronaca anche spicciola ma lo fa con intelligenza.

    Non ti sembra di aver letto e sentito mille volte i fatti raccontati e questo è il miglior pregio possibile.

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