Al “Centro Paradiso” Maradona faceva molte cose strane, purtroppo non me le ricordo tutte ma una in particolare non la dimenticherò mai. Ad un certo punto, quando erano finiti i lavori fisici, andava in spogliatoio e prendeva un succo di frutta, uno di quei succhi con la bottiglina di vetro. Si avvicinava a Carmando, un magazziniere o qualche compagno di squadra e li costringeva a bere. Terminato il succo, prendeva la bottiglia di vetro e si avvicinava al calcio d’angolo. La poggiava a terra, all’incrocio delle righe e sopra ci metteva il pallone. Prendeva la rincorsa e bum, prima di interno sinistro e poi di esterno destro tirava in porta. I tiri d’interno si insaccavano al 100%, di esterno destro poteva sbagliare qualche volta, ma alla seconda prova segnava sempre. Ogni volta che gli entravano tutti e due i tiri iniziava ad esultare come se avesse vinto la Coppa del Mondo e noi, sugli spalti ad ammirare tutta quella bellezza, urlavamo e cantavamo come se il Napoli avesse veramente segnato un gol.